La pianta del cavolo

I cavoli appartengono alla famiglia delle crucifere, varietà Brassica oleracea. La parte edibile di queste piante è rappresentata dalle inflorescenze (dette anche rosette) ancora immature denominate pomo, cespo, capolino, corimbo.
Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un'azione benefica su tutto l'organismo.
Questi ortaggi freschi infatti sono molto ricchi in acqua, che costituisce più del 90% della costituzione totale del cavolo, con un valore energetico intorno a 25-30 cal./ 100g di parte edule. Utilizzato da sempre per prevenire, curare o alleviare numerosissime malattie, il cavolo contiene principi attivi anticancro, antibatterici,antinfiammatori, antiossidanti e antiscorbuto. In generale i cavoli sono una verdura fresca interessante per tanti aspetti: essi sono depurativi e rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
Possono essere consumati anche in caso di diabete, avendo un basso contenuto calorico ed ottimi livelli di potassio, minerali, acido folico, fibre, calcio, ferro, fosforo e vitamina C. I cavoli sono alimenti molto sazianti e poveri di grassi, quindi sono molti utili in una alimentazione ipocalorica, inoltre apportano fibre ricche di cellulosa, utili all’intestino.
Secondo alcuni studi americani, tra le principali proprietà di questo ortaggio invernale vi è anche quella di prevenire il cancro al colon e l'ulcera; per uso terapeutico si usano di solito il cavolo cappuccio e il cavolo verza. La clorofilla in essi contenuta favorisce infatti la produzione dell'emoglobina ed è utile per curare l'anemia. L'infuso di cavolo e miele è utile in caso di malattie dell'apparato respiratorio.
Il cavolo è infine molto utile contro bronchiti, coliti, congiuntivite, contusioni, sinusite, diabete, diarree e dissenterie, dolori gastrici ed intestinali, dolori muscolari e reumatici e influenza.
E' stato inoltre ampiamente documentato che il succo di cavolo crudo ha un'ottima efficacia nella cura dell'ulcera peptica: un litro di succo fresco al giorno, assunto in dosi separate, porta alla guarigione dell'ulcera in una media di soli dieci giorni, probabilmente grazie all'alto contenuto di glutamina contenuto nei cavoli. In cosmesi il succo viene utilizzato come ingrediente di prodotti rivitalizzanti per la pelle.
Normalmente il cavolo viene fatto bollire in grandi pentole con molta acqua, ma ciò favorisce la perdita di oltre la metà della vitamina C e dell'acido folico contenuti in questo ortaggio fresco : una buona soluzione è cuocerlo al microonde o al vapore senza affettarlo in piccoli pezzi.
I cavoli possono riuscire di difficile digestione alle persone delicate di stomaco, per cui è sempre prudente non servirli al pasto serale. Vanno inoltre sempre sconsigliati agli individui sofferenti di fegato e possono produrre flatulenza.
Per attenuare invece l'odore sgradevole che emanano durante la cottura, è sufficiente aggiungere all'acqua un pezzo di mollica di pane ed un pizzico di bicarbonato.
Il cavolo inoltre non contiene glutine, ed è quindi indicato nel consumo anche per le persone affette da celiachia. Contengono sostanze che rallentano il lavoro della tiroide, vanno quindi evitati in caso di ipotiroidismo. Controindicato per chi soffre di colon irritabile, perché eccedere con i cavoli può causare gonfiore all’addome e diarrea.
La pianta di cavolo è una coltura che vegeta bene in quasi tutti i terreni ma preferisce i terreni ricchi di sostanza organica: la pianta di cavolo infatti ha esigenze idriche non indifferenti ed è poco resistente alla siccità.
Il cavolo teme gli eccessi d’azoto, che possono creare problemi di qualità al frutto (infiorescenza), le carenze in boro, che provocano delle deformazioni vegetative sul fusto, dove la parte interna diventa nera, fino a creare delle cavità all’interno del fusto stesso, le carenze in molibdeno, che possono dare delle foglie bollose e deformate.
Infine, il cavolo è molto esigente in calcio e, come tutte le crucifere, in zolfo.
Per la scelta di un cavolo fresco, è bene utilizzare alcune accortezze: ad esempio, le foglie esterne devono essere croccanti ed aderenti alla testa, che a sua volta deve essere grossa e priva di macchie scure; un fiore sodo e compatto, con le cimette ben chiuse, è indice di freschezza del cavolo: invece la superficie del fiore leggermente annerita è indice di una cattiva e prolungata conservazione.
Per pulire i cavoli è necessario staccare le foglie esterne.

Per quanto invece riguarda la cottura del cavolo, esso può essere cotto intero o a pezzetti: se lo si cuoce intero bisogna incidere un taglio a forma di croce alla base del torsolo e immergerlo in acqua acidulata con succo di limone, per eliminare tutto il terriccio nascosto tra le cimette. Se invece si desidera cuocere il cavolo a pezzi bisogna eliminare il torsolo e con un coltellino affilato tagliare le cimette, lasciando attaccata a ciascuna un pezzetto di gambo.

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