La produzione di fragole
A livello mondiale la produzione di fragole si è attestata attorno ai 2.5 milioni di tonnellate; i maggiori produttori di fragole sono: Stati Uniti, con oltre il 27,1% della produzione mondiale di fragole, Spagna, Polonia, Giappone, Italia, Russia e Corea.
La Spagna è il maggiore paese esportatore di fragole in Europa e il secondo per produzione mondiale, dietro agli Stati Uniti. All'interno del territorio nazionale spagnolo, la regione della Huelva mantiene il primato, con una quota pari al 90% della produzione. Nella campagna 2008/09 l'areale in questa regione era pari a 6.600 ettari, in aumento rispetto alla campagna precedente: inoltre, nella campagna 2008/09, il 66% dell’areale destinato alla produzione di fragole era soggetto a regime di produzione integrata. La produzione commercializzata di fragole in Spagna ha raggiunto le 249.410 tonnellate, di cui l'80% commercializzabile come prodotto fresco.
In Italia invece la produzione di fragole interessa una superficie pari a circa 6.000 ettari, da cui si ottiene una produzione di fragole superiore alle 130.000 tonnellate. Il primato produttivo spetta alla regione Italiana Campania, da dove proviene il 31% del raccolto nazionale(67.315 tonnellate): seguono altre regioni quali l’Emilia-Romagna (15%, pari a 31.452 tonnellate), la Basilicata (14%), il Veneto (12%), il Piemonte (10%), il Lazio (7%) e la Sicilia (2%).
Un numero crescente di produttori di fragole in Italia si sta attrezzando per affrontare il non facile lavoro di produzione di fragole e di commercio di fragole: nonostante questo però, la produzione di fragole italiana, se raffrontata alla produzione di fragole mondiale, copre una percentuale di poco superiore al 4,5%. Il problema della “qualità” delle fragole è infatti oggi un aspetto della produzione altamente preso in considerazione in qualsiasi contesto, anche e soprattutto nel commercio ortofrutticolo, dove i consumi sono generalmente stagnanti. Dai risultati di una ricerca emerge che in media le caratteristiche qualitative delle fragole si sono differenziate negli ultimi dieci anni: ciò indica che c’è stata un’azione di miglioramento della produzione di fragole, ottenendo frutti più dolci. Se quindi si agisce geneticamente o monitorando i modi di coltivazione della fragola o adoperando una sinergia di entrambe le cose, si può migliorare la qualità delle fragole prodotte e distribuite sul mercato ortofrutticolo.
La fragola è infatti certamente la coltura che ha avuto ed ha tuttora la maggiore evoluzione di tecnica colturale degli ultimi decenni: il rapido variare della "tecnologia" fa sì che la coltivazione della fragola subisca degli spostamenti da un’area dove si utilizzano certe tecniche ad un’altra che ne introduce di nuove.
Come accennato, a livello europeo Spagna, Italia e Francia sono nell’ordine i tre principali Paesi produttori di fragole. Negli ultimi anni in Belgio, Olanda ed in alcune zone alpine italiane si è avuta una espansione della produzione della fragola, con la messa a punto di tecniche di coltivazione "fuori suolo" per produrre fragole "fuori stagione", per ottenere fragole anticipate quanto ritardate rispetto alla consueta stagione delle fragole, che solitamente ha inizio nel mese di dicembre e termina a giugno.
I maggiori incrementi per la produzione di fragole nell'arco degli ultimi dieci anni (2001-2011) si sono registrati in Turchia (+116%), nei paesi dell'ex unione sovietica (+98%), in Spagna (+78%), in Germania (+48%), in Corea (+42%), negli Stati Uniti (+38%), in Messico (+35%) ed in Egitto (+25%). Nello stesso periodo diversi paesi hanno ridotto la loro produzione di fragole: Polonia (-26%), Giappone (-22%), Francia (-22%), Italia (-6%) e Gran Bretagna (-4%).
La coltivazione mondiale della fragola ha manifestato quindi una importante crescita continua sul mercato ortofrutticolo: grandi investimenti si registrano in particolare in USA, Germania, Turchia e Spagna, che ha consolidato il ruolo di secondo produttore mondiale, con un'offerta che supera la soglia delle 300.000 T di fragole prodotte.
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