Limoni - storia, produzione, commercio
Il limone (Citrus x limon) è un albero da frutto appartenente al genere Citrus, alla famiglia delle Rutaceae, a cui appartengono anche agrumi come arance, mandarini, bergamotti, cedri, pompelmi.
Il nome comune “limone” si può riferire in questo caso tanto alla pianta quanto al suo frutto: si tratta di un antico ibrido, originario dell'India e dell'Indocina, tipico quindi delle regioni calde, a metà via tra il pomelo e il cedro, che da secoli costituisce una specie autonoma che si propaga per talea e innesto.
Il limone è originario dell'India e dell'Indocina: la sua prima descrizione appare già in epoca romana fin dal I secolo in alcuni dipinti pompeiani, anche se sembra che il primo agrume del mondo romano fosse il cedro, ben noto tra i Romani come "pomo di Persia". Un'altra descrizione del limone appare in scritti indiani del XII secolo: la parola limun, in arabo, indica però indifferentemente tutti gli agrumi, e per tale motivo potrebbe essere che, nell'antichità, il limone e le sue proprietà fossero già conosciute dal popolo arabo e appellato, insieme a tutti gli altri agrumi, col nome limun.
Il limone giunse in Europa nel 1200 a. C.: la sua prima coltivazione è attestata in Sicilia (Italia); più tardi a Genova (Italia) e, nel 1494, anche nelle Azzorre (Portogallo).
Il limone è un albero che può raggiunge i 6 metri di altezza: è caratterizzato da foglie ovali, alterne, rossastre da giovani e poi verde scuro sopra e più chiare sotto, generalmente ellittiche; il picciolo è leggermente alato. I fiori, molto profumati, possono essere solitari o in coppie, all'ascella delle foglie; in condizioni climatiche favorevoli sono prodotti praticamente tutto l'anno. Il bordo dei petali è violetto.
I frutti del limone sono ovali oppure oblunghi, con apici appuntiti: solitamente la buccia si presenta di colore giallo, ma ci sono varietà variegate di verde o di bianco: ricca di olii essenziali, essa può essere più o meno sottile.
La polpa del limone è divisa in otto-dieci spicchi e generalmente è molto aspra e succosa: molte varietà di limone hanno una polpa priva di semi. Il limone è una specie rifiorente: dai momenti stagionali nei quali avviene la raccolta dei limoni si differenziano infatti i primo fiore, i bianchetti ed i verdelli (i flussi principali di fioritura sono in primavera, con la produzione dei limoni invernali, e in settembre, da cui derivano i cosiddetti verdelli, che maturano nell'estate seguente). Spesso, per favorire la produzione verdelli, che ottengono prezzi migliori sul mercato ortofrutticolo mondiale, si utilizzano tecniche particolari come l'interruzione delle irrigazioni per un certo periodo.
A differenza degli altri agrumi, il limone può giungere a maturazione anche una volta staccato dalla pianta; molto spesso infatti i limoni vengono colti ancora verdi.
Le zone più adatte alla coltivazione della pianta di limone sono le aree costiere a clima caldo secco, dove questo frutto può rifiorire tutto l'anno: il frutto del limone è quindi disponibile sul mercato durante tutto l'arco dei dodici mesi.
Per la pianta di limone il terreno adatto dovrebbe essere di medio impasto, unito a ghiaia e sabbia per permettere all'acqua di drenare, inoltre deve contenere torba e concime organico per renderlo più fertile. Per la coltivazione del limone in vaso è invece consigliabile un terriccio composto da terra di giardino compatta, terra di foglie decomposte, torba, stallatico maturo, sabbia a grana grossa; si dovrebbe inoltre aver cura di non usare vasi troppo grandi rispetto alla pianta.
Il limone è piuttosto sensibile al freddo ed alle escursioni termiche, fino a defogliarsi completamente con temperature di -4/-5°C, mentre temperature inferiori possono danneggiarne anche il legno; i fiori e i frutti, invece, sopportano valori fino a -2°C. L’albero del limone non ha bisogno di temperature estive molto elevate per la maturazione dei frutti; le piante sono inoltre sensibili al vento. In periodi prolungati di siccità se ne consiglia l'irrigazione, pur crescendo bene anche in terreni poveri con un pH ottimale intorno a 5,5-6,5°C. In condizioni favorevoli, la pianta inizia a fruttificare dopo circa 4 - 5 anni dalla messa a dimora, ed un albero adulto di limone può produrre da 600 fino a 1000 frutti all'anno.
Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti, ma la pianta può essere coltivata anche in vaso a scopo ornamentale: la pianta di limone produce infatti fiori bianchi e violetti, conosciuti in tutto il mondo come “zagara” per il profumo intenso ed inebriante; la zagara viene utilizzata in cosmetica per la preparazione di profumi o in pasticceria per la realizzazione di alcuni dolci.
Dalla buccia rugosa più o meno sottile e ricca di olii essenziali si ricavano numerosi prodotti di profumeria e liquoreria.
Destinato al consumo fresco, il limone deve apparire con buccia soda, sottile, liscia, senza macchie e di colore brillante; per verificarne la freschezza è sufficiente controllare che la rosetta a cui è attaccato il picciolo sia di colore verde. Una buccia rugosa e spessa, macchie verdi, deformità, ammaccature e cicatrici, dovute a grandine o ad attacchi di parassiti, sono da considerarsi difetti del frutto. Al momento dell’acquisto è importante accertarsi anche che i frutti non siano trattati in superficie con una sostanza che impedisce lo sviluppo delle muffe, detta ‘difenile’ o ‘bifenile’, innocua per l’uomo, ma che ne altera il sapore.
Per conservare i limoni maturi la temperatura ideale è di 0 – 4°C, mentre i limoni verdi possono essere mantenuti a una temperatura di 11 – 14°C; è consigliabile tenere i limoni maturi in frigorifero, mentre i limoni verdi possono rimanere in un ambiente fresco.
Il limone contiene il 71% del fabbisogno giornaliero di vitamina C per una persona adulta, ed il 7% del fabbisogno di potassio, l'1% di calcio ed il 9% di magnesio. La parte del frutto del limone più comunemente utilizzata è il succo di limone, che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l'acido malico, l'acido ascorbico o vitamina C (0,5 g/l). Il limone è infatti il vegetale con il più alto contenuto di acido citrico, una sostanza essenziale per il ricambio energetico delle cellule. Contiene inoltre citrati di sodio e di potassio, che hanno un notevole potere depurativo.
L’uso del limone è davvero vario e spazia in tutti i campi, da quello alimentare, a quello medico-farmacologico, a quello dell’industria conserviera, alla profumeria e liquoreria.
Il limone ha innumerevoli effetti benefici per la salute, ed è noto per le sue proprietà terapeutiche da diverse generazioni: esso ostacola l’insorgere dell’osteoporosi, riequilibra il Ph del corpo, migliora la digestione, favorisce il riposo, previene raffreddore e influenze, depura il fegato, elimina gli acidi urici, favorisce l’attività intestinale, dissolve i calcoli biliari, renali e i depositi di calcio che si accumulano nei reni, previene la calcolosi urinaria, contrasta i radicali liberi, previene l’invecchiamento cellulare dell’organismo, abbassa il colesterolo, favorisce la digestione, ha proprietà antibatteriche, elimina i parassiti intestinali, rafforza i vasi sanguigni, regola la pressione del sangue, ha proprietà antitumorali, favorisce la produzione di energia, è benefico in casi di stipsi, problemi ai denti, cura dei capelli, cura della pelle, emorragie interne, reumatismi, ustioni, sovrappeso, disturbi respiratori, il colera e la pressione alta.
In cucina il limone trova un vasto impiego: del frutto del limone si utilizza il succo fresco, spremuto dai frutti maturi, che viene usato come bevanda, condimento delle pietanze, e a volte al posto dell'aceto. L'abbondanza di acido citrico presente nel limone ne condiziona infatti il gusto e ne fa un ottimo rinfrescante e dissetante, oltre che un gustoso condimento per numerose preparazioni culinarie: esso ha proprietà astringenti, antiscorbutici e dissetanti.
Esso viene frequentemente usato nelle marinate: in particolare, nel caso della selvaggina o delle carni scure, come la faraona, ha la funzione di togliere il sapore di selvatico. Per coloro poi non intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sui molluschi. Il limone serve anche ad evitare che ortaggi, verdura fresca e frutta fresca anneriscano, e per questo motivo spesso si usa nella preparazione della macedonia di frutta. Il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell'organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l'intestino, e combatte addirittura la cellulite.
La scorza del limone, poi, ricca di aromi e profumi, viene grattata e usata nella preparazione di tanti piatti dolci e salati e bevande. Famosissimo è infatti l’utilizzo del frutto di limone nella preparazione del celebre liquore Limoncello, liquore tradizionale originario della provincia di Napoli, Caserta e dall’isola di Ischia: si tratta infatti di un distillato dalla buccia del limone, ottenuto seguendo un'antica ricetta che gli conferisce un gusto unico e inimitabile.
Il limone è ricco di oli essenziali, il principale dei quali è il limonene, concentrato prevalentemente nella scorza. Gli oli essenziali del limone hanno un elevato potere antibiotico e disinfettante. Applicati sulla pelle, svolgono anche un’azione revulsiva, richiamando il sangue in superficie, e risultano utili quindi in caso di reumatismi, ed hanno poteri cicatrizzanti: in caso di necessità, infatti, il limone si usa come disinfettante della pelle e della cavità orale per piccole ferite e abrasioni, afte, angine e stomatiti.
Il limone è utilizzato ampiamente nell'industria cosmetica: il limone nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la circolazione, battericida ed antisettico.
Il limone è anche un buon astringente, utile per gli eritemi solari, schiarente delle efelidi, detergente e purificante. Il limone rende morbida la pelle delle mani, rinforza le unghie, tonifica la pelle grassa, facendo diminuire la produzione di sebo, è utile per donare lucentezza ai capelli, ed è infine un ottimo alleato per l’antiestetico problema della cellulite nelle donne: bere dell’acqua con del succo di limone durante il giorno, infatti, favorisce la scomparsa della pelle a buccia d’arancia.
Bicarbonato mischiato a succo di limone aiuterà inoltre, in ambito domestico, ad avere rubinetterie e lavandini splendenti. Il limone è inoltre un tarmicida naturale. Per chi infine ha problemi di potabilità dell'acqua, è possibile rendere quest'ultima potabile aggiungendo ad un litro d'acqua il succo di un limone spremuto.
Vedi anche: