Il commercio di uva
Il commercio di uva nel mondo è un commercio da sempre più che fiorente: i consumatori di vino, uva da tavola e prodotti legati alla vite e all’uva sono milioni e milioni, appassionati semplicemente del sapore unico di questo frutto o veri e propri collezionisti dei prodotti dell’uva, come i vini. L’enologia infatti ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni, per attrezzature e metodologie. Dagli anni 80 si è aperta alle innovazioni internazionali, prendendo a modello il mercato francese. Oggi le realtà più avanzate nel settore enologico sono rappresentate dai paesi dell’America Latina, dall’Australia e dal Sudafrica. In Europa, invece, è la Romania ad aver subìto intense operazioni vitivinicole. Si tratta di Paesi che vantano indubbie condizioni climatiche ottimali per la vite e che hanno investito molto per apprendere i migliori know-how da terre, come l’Italia, con una consolidata tradizione enologica. Ciò ha comportato, però, non pochi problemi: i tecnici di queste nazioni, infatti, acquisite le metodologie e le tecniche migliori nel settore, le hanno divulgate nel loro paese d’origine.
L’Italia è tra i primi paesi produttori di uva nel mondo, al terzo posto dopo Cina e Stati Uniti: la sua produzione si attesta circa sui 14 milioni di quintali di uva. Per quanto attiene l'export di uva, le uve italiane sono destinate per l'88% a destinazioni interne all’Unione Europea, e solo per il 12% a destinazioni extraeuropei. Il principale acquirente europeo delle uve italiane è la Germania, con oltre 110.000 tonnellate, mentre, per i paesi non aderenti alla UE, spicca la Svizzera, che assorbe oltre 28.000 tonnellate di uva.
Altri Paesi extraeuropei, oltre alla Cina, stanno però affiancandosi in maniera spiccata nel settore viticolo mondiale: tra il 2005 e il 2011, ad esempio, le esportazioni dal Perù di uva fresca hanno mostrato un tasso di crescita medio annuo del 43,7%, passando da 33,9 milioni di dollari a ben 299 milioni, detenendo oggi il primato come maggior paese esportatore di uva nel mondo.
Nel 2010 la produzione di uva da tavola e uva destinata alla vinificazione anche in India è stata stimata intorno a circa 18mila quintali, ovvero l’equivalente della produzione iraniana: questo dato pone l’India al nono posto tra i produttori di uva nel mondo, facendone uno dei pochi paesi al mondo in cui questa produzione è in crescita, come avviene anche in Cina (terzo produttore mondiale), in Turchia (sesto produttore) e in Argentina (ottavo produttore al mondo).ù
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