La produzione di uva

La produzione di uva da tavola nel mondo è di circa 180 milioni di quintali. I Paesi asiatici, con il 50 % della produzione di uva mondiale, sono i maggiori produttori, mentre la Cina è leader mondiale.
Tra i produttori di uva per il consumo fresco si contano invece i Paesi mediterranei (Turchia, Italia, Spagna, Grecia) e il Cile, gli Stati Uniti, il Sud Africa. Tra le nuove realtà maggiormente produttrici di uva vi è l'Egitto, favorito dalle condizioni climatiche ottimali per l'ottenimento di produzioni di varietà precoci di uve apirene senza semi.
I maggiori quantitativi di uva fresca destinati ai mercati internazionali (lavorazione di uva, esportazione di uva, importazione di uva, commercio di uva, ingrosso di uva, ecc...) provengono dal Cile (per quanto riguarda l’uva senza semi) e dall'Italia: insieme, questi due Paesi contribuiscono a livello mondiale con il 45% della produzione di uva e delle esportazioni mondiali di uva.
La produzione di uva da tavola italiana rappresenta la punta di diamante dell'esportazione di frutta italiana nel mondo. La produzione media nazionale è di circa 14 milioni di quintali di uva, di cui il 70% è prodotto in Puglia. Minori quantitativi si ottengono in Sicilia, coste ioniche della Basilicata, Abruzzo e Lazio.
La produzione di uva in Italia è ancora fortemente orientata verso le varietà con semi, grazie alle straordinarie caratteristiche produttive ed organolettiche della più importante varietà, l’uva Italia, che ha consentito ai produttori di avere un’ottima redditività per oltre un trentennio. È invece al momento trascurabile la produzione di uve apirene destinate al commercio, anche se la tendenza verso la produzione di questa varietà di uva sta crescendo: per quanto riguarda soprattutto la Spagna, essa sta investendo molto sulle varietà di uve senza semi. Le varietà senza semi prodotte in Italia rappresentano invece solo il 5% del totale; Sugraone e Crimson sono le varietà più importanti, seguite a distanza dalle varietà Thompson, Centennial, Sublima ed altre.
Per quanto invece attiene l'export italiano, le uve italiane sono destinate per l'88% a destinazioni interne alla Unione Europea, e solo per il 12% a Paesi extra europei. Il principale acquirente europeo delle uve italiane è la Germania, con oltre 110.000 tonnellate, mentre, per i paesi non aderenti alla UE, spicca la Svizzera, che assorbe oltre 28.000 tonnellate di uva di provenienza italiana.
Le zone di produzione di uva da tavola della Sicilia orientale, rispetto a tutti i Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo, avevano il primato di far maturare prima le uve di Matilde, Cardinal e Victoria. Negli ultimi anni, alcuni Paesi del nord Africa, tra cui l'Egitto, anche grazie a finanziamenti internazionali, hanno impiantato nuovi vigneti con cultivar apirene, ottenendo produzioni con periodi di maturazione anticipati rispetto alla Sicilia.

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