La produzione di patate
Nell'ambito dell’ortofrutta le patate ormai sono considerate un alimento primario, sempre più importante in tutto il mondo: il motivo deriva dal fatto che le patate contengono elementi nutrizionali importanti per la nostra salute, come le fibre, il ferro, il potassio e le vitamine B e C. Esse inoltre non contengono grasso, hanno poche calorie ed un sapore invitante. Consapevoli dell’enorme potenziale che ha la patata nella lotta alla fame nel mondo e nell’aiuto alla povertà, persino le Nazioni Unite proclamarono il 2008 come anno internazionale della patata.
Il previsto calo delle risorse idriche nei decenni a venire pone la produzione di patate e il distributore di patate in una posizione più vantaggiosa rispetto ad altre principali colture alimentari in termini di produzione di materia secca, proteine ed energia, alimentando il commercio della patata in tutto il mondo.
Presente in coltura fino al 70° di latitudine nord e ad altitudini anche superiori ai 1.500 metri, la patata interessa un vastissimo areale geografico. Grazie alle numerose qualità specifiche, le patate possono crescere bene nelle più svariate condizioni climatiche in tutto il mondo; la pianta della patata è infatti caratterizzata da una buona adattabilità al clima ed all’habitat in cui si trova: si può pertanto produrre e coltivare la patata in aeree e latitudini anche molto diverse, variando solamente il periodo ed il metodo di coltivazione della varietà specifica di patata. Solitamente, ai fini della coltivazione della patata, le temperature ottimali si aggirano tra i 15° e i 20° C, a seconda delle fasi fenologiche.
La patata è a pieno titolo nel mercato ortofrutticolo mondiale, e grande rilevanza per la produzione e la distribuzione di patate, oltre all’Italia ed all’Europa, dove sono investiti a patata oltre 6 milioni di ettari, rivestono in particolare l’Asia (con 5,5 milioni di ettari coltivati) e il Sud America (con 1 milione di ettari coltivati).
La produzione di patate ed il commercio di patate nel mondo risulta di poco inferiore ai 300 milioni di tonnellate. I principali produttori e distributori di patate sono Russia, Polonia, Cina, Germania, Stati Uniti, India ed Olanda. In Italia la produzione annua di patate comuni si aggira attorno ad 1.500.000 tonnellate, ottenute su una superficie di circa 60.000 ettari. Il 45% dell'intera produzione di patate proviene da tre sole regioni, tra cui la Campania (22%), l’Emilia-Romagna (12%) e l’Abruzzo (11%). Altre aree importanti per questa coltura si trovano in Lazio, Veneto e Calabria.
Anche l’attenzione alle varietà più di successo e il rinnovamento varietale della patata, grazie anche all’introduzione sul mercato ortofrutticolo della patata biologica, sono fattori che hanno reso il produttore di patata e conseguentemente il distributore di patata avvantaggiati nella coltivazione di questo tubero.
Moltissime varietà di patate hanno anche una certificazione IGP, come la famosa patata di Montese, coltivata sull’Appennino Emiliano.
Il settore mondiale della patata deve oggi far fronte a molti aspetti diversi, quali i cambiamenti nelle diete dei consumatori, una crescente tendenza verso gli alimenti preparati pronti e uno stile di vita sano.
Le catene di supermercati e l’industria della lavorazione della patata acquisiscono sempre maggiore influenza, la concorrenza è in aumento e i consumatori richiedono una produzione rintracciabile e sostenibile; un altro importante aspetto riguarda l’aumento delle superfici in acri dedicate ad altre coltivazioni, per esempio a quelle utilizzate per la produzione di energia. Vi sono infine i fattori relativi al cambiamento climatico e a migliori possibilità di comunicazione.
I produttori di patate affrontano costantemente la stimolante sfida di una risposta a tali sviluppi commercializzando nuove varietà di patate per soddisfare i desideri dei clienti, con un conseguente successo del commercio di patate, dell’importazione e dell’esportazione di patate nel mondo.
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